Piedi Neri di Croce di Malto
Una Russian Imperial Stout che Alessio Selvaggio (qui una sua intervista) reinterpreta pensando alla sua terra e ai suoi frutti: riso venere e castagne del novarese.
Dal colore nero impenetrabile ma molto vivace. Schiuma cappuccino con striature nere, compatta, abbondante e molto persistente.
Naso intenso e complesso: radice di liquirizia, ciliegia sotto spirito, castagna essiccata, caffè, cioccolato, leggera nota di melassa come appena fermentata a ricordare il rum.
In bocca l’attacco è dolce, leggermente amara di tostatura e finisce con un bel amaro di luppolo. Corpo non invadente. Finale lunghissimo, fine e delicato.
Retrogusto di caffè, cioccolato fondente, armonizzato da un bel amaro e piccolo accenno resinoso.
A fargli compagnia sul tavolo Sanguinella di riso Nerone. La panatura si presenta con sentori di nocciola e crosta di pane. In bocca sapori intensi e vellutati con una bella aromaticità del gorgonzola che armonizza con la zucca e il riso dando un sapore equilibrato e persistente. Le zeste di arancia danno un finale pulito e defaticante. La nota salmastra del riso sostiene l’intera struttura del succulento boccone.
Buon equilibrio fra cibo e birra: stesso livello di aromi e sapori. L’arancino gioca sul dolce la sua performance organolettica con una leggera sterzata sulle note dure dell’erborinato, le zeste di arancia e leggera speziatura. La birra interviene con una texture simile e fornisce intensità da coprotagonista sulla scena. Bilancia egregiamente il piatto con le sue note amare da tostato e luppoli.
Il lungo finale in bocca si gioca al fotofinish.