Fermentazioni 2015

Fermentazioni tasta il polso della scena birraria italiana.
Lo fa da tre anni. Lo fa in un ambiente piacevole per gli appassionati, anche con famiglie a seguito.
Tanta birra, eventi e workshop.
Un programma che a seguirlo tutto ti mette a dura prova, ma che alla fine dà l’ennesima conferma che la birra (artigianale) è tanto altro. Eventi del genere forniscono una mappa  geo-culturale italiana.

Avere in un unico spazio più di 30 birrifici, con le loro birre, i loro birrai, le loro storie, la loro cultura…. beh… è didattico.fermentazioni2015
Andrea Turco, di Cronache di Birra, è il nostro Cicerone virtuale per questo giro tutto italiano, da nord a sud. Semplici le regole che si è dato nella scelta dei birrifici:
– buona qualità
– coprire tutto il territorio
– dare spazio anche alle nuove promesse

Non è mancato il respiro internazionale. Roger Protz, uno dei più grandi esperti mondiali di birra, scrittore, giornalista e membro di spicco del CAMRA, ha tenuto un workshop sulle India Pale Ale (IPA), degustando insieme a noi 6 birre, facendoci saltellare dalla nazione di origine, l’Inghilterra, (St. Peter’s, Thornbridge), agli U.S.A. (Dogfish Head, Sierra Nevada), all’Italia (Elav, Foglie d’Erba).
Le IPA sono state le prime vere birre chiare prodotte al mondo, quando ancora nel centro Europa le lager (le basse fermentazioni) erano prodotte con malti scuri. La rivoluzione industriale ha permesso nuovi processi di maltazione che hanno consentito la produzione di malti chiari. Prima della fine del XIX secolo Bass, a Burton-on-Trent, diventa allora il più grande birrificio del mondo, con un milione di barili annui, esportando l’IPA in tutto il mondo, India compresa.
Protz ci racconta che nel 1994, ad una conferenza a Londra, dal birrificio Bass portarono una IPA fatta con una ricetta dell’epoca e ne rivelarono gli ingredienti: 90% malto pale, 10% zucchero, luppolo East Kent Golding e Progress aggiunti in due gittate, il mosto veniva, nel raffreddamento, fatto passare in un letto di Progress e infine fatto un dry hopping con East Kent Golding. Il tutto con lievito della Bass. Alcol 7.2% alcool per 83 IBU. Interessante come queste birre siano state, nella loro reinterpretazione, trasformate, nel colore, da birre chiare (St. Peter’s, Thornbridge) a birre che virano all’ambrato (Dogfish HeaD, Sierra Nevada).

Non poteva mancare un appuntamento con le birre che sposano il vino, in occasione dello stile inserito in appendice al BJCP: la Italian Grape Ale. Fra tutte penso alla Limes di Bruton e alla Ligia del Birrificio Sorrento. Cercatele! Bevetele! Uno stile anche questo che lascia alla libera interpretazione (e reintrepetazione) i nostri birrai che possono utilizzare l’uva, il mosto, il mosto cotto (sapa). Con un profilo organolettico che può spaziare da note più o meno vinose a più o meno acide.

La grande moda di questo periodo è sicuramente la birra luppolata. Fanno da contrappunto però anche le birre passate in botte, birre a fermentazione spontanea, birre acide. Non poteva mancare allora il punto di vista di uno dei birrai più importanti d’Italia, Agostino Arioli. Un birraio, Agostino, che ci tiene a ricordare che la sua produzione non è solo bassa fermentazione e che nel Birrificio Italiano, su venti etichette la metà sono alta fermentazione. Racconta anche di quando capita che qualcuno si avvicini al suo stand, in qualche festival, e chiede deciso una Tipopils e non trovandola va via e non assaggia nulla delle circa otto birre presentate. Non rinnegando nulla e nessuna delle sue creature ci tiene però anche al suo animo Ale, ricordando che è stato lui a produrre la prima Real Ale italiana (la Cinnamon Bitter Ale).
Ora partirà a Rovereto con un progetto nuovo, con un marchio nuovo, in società con un esperto proveniente dal mondo enologico. Produrrà esclusivamente birre barriccate, acide, alla frutta, birre barricate non acide, birre con metodo champenois. Insomma un bel divertimento per lui, ma anche per noi. Si adotteranno anche luppolature fino in zona Cesarini, fino all’ultimo minuto possibile: luppolo in bottiglia, con metodo champenois: riposo sui lieviti (e sui luppoli) fino alla sboccatura.

Tanto ancora ci sarebbe da raccontare. Ma prendiamo fiato. Beviamo qualcosa. Stappiamoci magari una Grange IPA (Elav), piena al naso come in bocca, sentori di resine, erbacea, agrumi, appagante fino alla fine. Se vi capita di fare scalo all’aeroporto di Bergamo, lasciate uno spazio in valigia, potrete fare il pieno in un piccolo negozio mentre vi avviate al vostro gate. Oppure una Scires (Birrificio Italiano), blend di birre acide di annate diverse con ciliege di Vignola, bella acidità, non aggressiva, rotonda nella bevuta, fine e con una bollicina molto delicata. Oppure una Ossi di Seppia (Turan) prodotta a quattro mani da Orazio Laudi (socio del birrificio) e Luigi Serpe, una Russian Imperial Stout con una maturazione lunga in botti di Amarone. Birra opulenta, con un naso vastissimo e da rimanerci su per minuti interi senza assuefazione agli odori di tostato, caffè, cioccolato, piacevole nota vinosa, carattere legnoso, in bocca piena e con una bella persistenza, oltre 10 gradi alcolici e non avere una grande sensazione pseudocalorica.

Tante le birre da raccontarvi. E allora… Si parte.

CDI2020 – Cos’è successo

Bellissimo ‘tour de force’ ieri sulla rete. Una giornata interamente dedicato alla distillazione italiana. A capo dell’iniziativa Claudio Riva e Davide Terziotti, nomi stranoti nel mondo dei distillati e del whisky in particolare. Un evento,…

TRIP IN BARRIQUE
Aperitivo e Cena degustazione a Marina Yacht Club Tropea

Domenica 4 agostopresso Marina Yacht Club Tropeain collaborazione con Do di Malto Degustazione delle birre TRIP IN BARRIQUE Progetto, nato dalla collaborazione tra De Alchemia e Maltonauta, che vede la nascita di una barricaia nel…

Do di Malto Beer Festival 2019

“Do di Malto Beer Festival”Il primo grande evento dedicato alla birra artigianale a Belvedere Marittimo, sabato 22 giugno 2019 dalle ore 12:00 Le passioni alimentano buone idee!Per Giuseppe Salvatore Grosso Ciponte, degustatore e relatore di…

BeerCalabria 2019

Il 3 Aprile sono stati proclamati i vincitori di BeerCalabria 2019, la prima edizione del concorso regionale calabrese dedicato alle birre artigianali.

Corso di degustazione di birra a Catanzaro

CORSO DI DEGUSTAZIONE DI BIRRA firmato Do di Malto a CATANZARO relatore: Giuseppe Salvatore Grosso Ciponte. – date – 07/14/28 marzo 2019 – ore 18:00 – location – Pecco – info e prenotazioni – 320.89.07.707…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *