La storia nella storia, le Paste Gioiosane.
La Pasta Gioiosana è un piccolo dolce di pan di Spagna, crema pasticcera e glassa; ma a dirla così è piuttosto breve, perché difatti in questo dolce c’è la storia nella storia.
Da più di mezzo secolo in qua, la Pasta Gioiosana è un tipico e rinomato dolce che si riferisce all’antica località della costa ionica calabrese fra Locri e Caulonia, Gioiosa Jonica, che affonda le proprie radici, storiche e culturali, nel periodo in cui fiorì l’omonima civiltà Locridea, grande e fiorente regione dell‘antica culla della Magna Grecia.
Nella bellissima cornice nobiliare di Palazzo Amaduri del XV sec. (oggi Biblioteca Comunale, Archivio storico e Ufficio europeo della Locride) a Gioiosa Jonica appunto, si è svolta l’ottava edizione del Gran Galà Dolcemente Gioiosa. Un’idea molto interessante di promuovere e confermare il consolidamento tra i dolci dell’antica città del sole e il proprio territorio. Un vero e proprio galà di squisitezze per gli occhi e per il palato che hanno: sfilato e stuzzicato la vista e il gusto, volteggiato nei loro zuccherosi e variopinti abiti, accompagnate da vini appositamente selezionati ed abbinati.
In questa edizione una nota innovativa, ardita e di successo è stato l’abbinamento tra i dolci e la birra, artigianale ovviamente. Ed è per questo che siamo stati lì, ad assaggiare le meraviglie dei maestri pasticceri, e a sorseggiare la birra prescelta in degustazione. Un plauso a Pierfrancesco Multari, vice presidente regionale AIS Calabria, e all’organizzazione tutta.
Molteplici le proposte per soddisfare gli appassionati del gran galà: cinesine, susumelli, amaretti, pasta di mandorle… e nello specifico, per gli abbinamenti che hanno riguardato il vino e la birra con i dolci: il turruni di ziti, la pasta reale al chiodo di garofano, il pezzo duru e la Pasta Gioiosana. Quest’utima è stata per me una rivelazione e tentazione, impossibile resisterle, tant’è la nuvola di consistenze, sapori e aromi, come solo pochi dolci sanno dare. Ed è qui che inizia la storia nella storia.
Di forma tipicamente ovale, la Pasta con lo zucchero o Pasta Gioiosana, è una specialità dolciaria realizzata con pochissimi ingredienti sapientemente bilanciati ed equilibrati tra loro. Il pan di Spagna prima di tutto, dorato e di una sublime sofficità costituisce la base del dolce, la crema pasticcera con cui viene farcito nel mezzo è di una leggerissima consistenza, la bagna per la spugnatura è realizzata da una mescolanza di aromi tra zeste e scorze di agrumi e precise dosi di quattro tipi di liquori. Infine, a copertura un candido lenzuolo, la glassa e i suoi rigoli, a celare e svelare a tratti lo scrigno e a donare un aspetto regale e goloso, sulla cui cima spicca una ciliegia, preziosa gemma, candita.
Di certo le storie e le origini di questo dolce si spendono e si spandono in lungo e in largo nel Regno delle due Sicilie, poiché sia che si tratti di Pasta Gioiosana (l’unica di forma allungata), di Sospiri di Maiori al limoncello, di Tette delle Monache di Altamura, di Sospiri della Monaca di Bagnara Calabra e dei Suspiri ‘i Monaca di Messina, o degli antichi Sospiri di Bisceglie da cui le varietà discendono, hanno tutte in comune, forma tonda, vicende e molte peculiarità. Proprio questi ultimi vennero realizzati nel XV secolo dalle monache di clausura, le Clarisse, per il matrimonio mai celebrato tra il Conte di Conversano e Lucrezia Borgia. Si narra, che gli inviati sospiravano nell’attesa della sposa, che mai arrivò e, per consolarsi mangiarono i dolci delle suore. Da allora vennero detti anche Dolci della Sposa, ma si potrebbe continuare all’infinito a raccontare, come ad esempio della storia dei sospiri del ragazzo innamorato, che riprodusse i seni dell’amata, o ancora dei sospiri delle ragazze siciliane, che venivano costrette alla monacazione.
Queste, sono solo alcune delle tante storie intorno al leggendario dolce, le cui origini risalgono all’epoca medioevale, dove era già conosciuto e in uso il giulebbe, cioè la glassa; alla metà del 1700, per la realizzazione del pan di Spagna; al finire dello stesso periodo, in cui venne affinata la crema pasticcera. Saldi matrimoni e storici abbinamenti. Noi, il nostro, lo abbiamo realizzato qui, durante il gran galà tra la Pasta Gioiosana e la birra Fester di Limen Brewery, una unione avvincente. Cin cin!