Futura del Birrificio Blandino
Birra alla Canapa Sativa. Idea nata dall’incontro di Blandino e l’associazione Punto Verde Canapa. La base, una saison. Della canapa è stata usata l’infliorescenza a fine bollitura. La sfida sta nello scoprire cosa succede in termine di amaro. Gianfranco, il birraio, ha dovuto utilizzare un metodo empirico: aggiunte successive cercando di intuire il risultato finale a fine fermentazione.
Schiuma abbondante, compatta e persistente dal colore bianco avorio. Al naso si sente una speziatura di pepe, erba, sentore citrico e nota fruttata di banana, mela verde. In bocca piena, avvolgente. Attacco dolce con l’arrivo leggermente pomposo di un amaro un po’ legato. Finale chiaramente erbaceo, con una decisa nota di canapa.
In abbinamento, il carciofo ripieno a metà: odore delicato e aromatico, prezzemolo e forte sentore di pane per la presenza della mollica.
Morbido il sapore, amalgamati i sentori, tendenza dolce con nota finale di metallico e liquirizia.
Si danno una bella stretta di mano la birra e il carciofo. Stessa intensità aromatica, buona affinità fra l’erbaceo e la liquirizia del carciofo e l’erbaceo e la spaziatura della birra.
Forse la canapa della birra alla linea di arrivo ha uno sprint maggiore, ma questo non infastidisci molto e sicuramente potrà essere risolto nelle prossime cotte dove la quantità di canapa potrebbe essere inferiore, come comunicatomi anche dal birraio.
Io ci ritornerei, con un articolo, alla prossima cotta, con in abbinamento una preparazione con farina di canapa.