Scires BRQ di Birrificio Italiano

La Scires BRQ di Birrificio Italiano, birra barricata e blendata su due annate (2013 e 2014), rappresenta l’ennesima confort zone per chi ama bere di qualità e diverso. Birra decisamente classificabile sour, con un occhio verso il Lambic, per la botte, e un occhio alle Flemish per il suo acido lattico e leggera dolcezza che danno l’immancabile altalena agrodolce  che garantisce grandissime bevute. La birra fa legno e lo si sente subito al naso: vinosa, acida di yougurt, ciliegie (aggiunte circa al 25% alla birra in maturazione), e poi arriva carruba, e di nuovo legno un po’ dalla barrique e un po’ dai bretta.

Il colore è granato pieno e intenso, si capisce subito che ci stiamo avvicinando a qualcosa di poderoso, la schiuma aranciata con riflessi mogano è abbondante ma ovviamente di corta durata (per la gradazione alcolica, 8%, e per l’acidità). La bevuta è da manuale, quello di Agostino Arioli. Bevuta seria, di carattere, mai ruffiana, con l’attacco acido che non ci annoia per l’apporto dolce che non ti lascia precipitare nella strizzata d’occhi. Il sottofondo è di un tannino ben levigato, smussato, da compagnia che aiuta anche lui a far scordare l’alcolicità. Finale asciutto, piacevole, pieno, con un ritorno di ciliegia e carrube sul finale.

E ora? Ci rimane da capire cosa ci abbiniamo. Ma non vogliamo sbagliare e allora ci diamo due possibilità e lo facciamo conpaste03
due versioni, una vegetariana e una vegana, della carbonara. Due piatti molto simili ma con sfumature organolettiche significative per la nostra birra. Quella con le zucchine gioca su sentori più decisi, meno dolci, con note erbacee e di cereali grezzi della pasta. Quella con il seitan ha tutto il campo libero a dolcezze e sinuosità che danno pienezza più capace di scivolare in questo altopiano morbido con i pattini graffianti che la BRQ porta in dotazione.

Senza troppi fronzoli, la pasta con il seitan ha molto da chiedere alla controparte frizzante del nostro pasto. Gli chiede durezze, freschezze, decisione di pulizia in bocca. E quindi, finale ben pulito, asciutto con lunga aromaticità nel tempo che da piacevolezza di mangiata e di bevuta.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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