Craft Distilling Italy 2020

La nascita della microdistillazione italiana passa da qui!

Il 27 ottobre, e per la prima volta in Italia, si terrà una conferenza completamente dedicata alle microdistillerie e alla distillazione artigianale: Craft Distilling Italy 2020
Evento imperdibile per gli appassionati e gli addetti (o futuri) addetti ai lavori. Si perché è quello di cui si parla di più in quest’ultimo periodo: la distillazione, o meglio, la distillazione artigianale.

L’artigianalità fa grande un prodotto, se c’è la passione, ovviamente.
Se poi c’è pure l’occasione di guadagnare terreno in termini di conoscenza dei processi, tecnici e normativi, confrontandosi con chi ne sa veramente tanto, allora è una gran fortuna.

Dal sito dell’evento:
“Tra il 2018 e il 2019 è comparsa in Italia la prima manciata di microdistillerie.
Il successo americano con le oltre 2500 distillerie craft ha già una consolidata scia europea di 150 nuove microrealtà in Inghilterra e 60 in Francia. Sempre più imprenditori ed appassionati italiani valutano l’inserimento in un settore che si dimostra molto promettente.
Potrete seguire tutti gli interventi comodamente seduti davanti al vostro pc, anche dopo lo svolgimento della conferenza.
La conferenza sarà arricchita da dispense e materiale digitale scaricabile, frutto dell’esperienza degli organizzatori, attivi nella formazione nel campo dei distillati da oltre dieci anni e in quella ONAIR dal 2017, con oltre 200 corsi e webinar.”

Ma chi c’è dietro a tutto questo? Due persone ben note nel mondo dei distillati.
Claudio RivaIl primo è quel gran genio di Claudio Riva, eccellente divulgatore e instancabile viaggiatore (ultimo il suo viaggio per le distillerie artigianali americane). Fondatore di Whisky Club Italia, che coinvolge 13.000 associati, giusto per rendere l’idea, la Scozia è la sua seconda casa.

Davide TerziottiIl secondo è Davide Terziotti, autore del blog Angel’Share e di diverse pubblicazioni. Fa squadra con Claudio oramai da 6 anni e con lui fonda il portale Distillerie.it.


Agostino ArioliDa amanti della birra, non possiamo non segnalare l’intervento di Agostino Arioli di Birrificio Italiano, protagonista indiscusso della birra artigianale in Italia. Con Railroad Brewing inaugurerà a Seregno (Monza e Brianza) la prima distilleria a matrice birraria.

Allora ci troviamo sulla rete dal 27 ottobre per un evento che un giorno potremo dire “IO C’ERO”.

Trovarete l’intero programma e la possibilità di iscriversi all’evento all’indirizzo https://craftdistilling.it/

Fior ‘i maju e Birra Savuco

Cappelli del prete realizzati con semola integrale e acqua e tirati a mano, come migliore tradizione calabrese vuole. Vengono sbianchiti prima e arrostiti poi, per sottolineare il doppio passaggio della Birra Savuco di Maltonauta dal fermentatore alla botte che ha contenuto il vino Vigna Savuco di Serracavallo. L’idea è di restituire i colori e la consistenza della birra, la ruvidezza delle doghe e del tempo trascorso, prendendo spunto dal fiore di sambuco dal quale entrambi i prodotti prendono il nome. La farcia è un composto di seitan con erbe aromatiche mediterranee, sfumata con la birra Savuco e spolverata di fiori e polline di sambuco. La salsa di mandorla areata, con il fiore di sambuco in infusione, da l’idea di schiuma nel bicchiere, mentre la riduzione di birra lucida e chiude il cappello croccante che, insieme al finocchietto selvatico e alle lamelle di mandorla tostata, danno lo sprint e il giusto equilibrio al piatto.

Pane, trebbie e fantasia

Il tutto parte dallo ‘stappo’ di una Westvleteren 8 comprata in un mio viaggio in Belgio con Kuaska, nel 2015, del quale ho parlato in questo articolo. Appartenendo io alla schiera delle persone che non ama versare il lievito nel bicchiere, l’ho riutilizzato per un impasto con farina per creare uno starter di lievito madre.
Intanto avendo in questo periodo tempo a disposizione, e dopo un consulto familiare, abbiamo dedicato un sabato a brassare una birra di Natale in casa. Da lì l’idea di prendere un po’ di quelle trebbie, utilizzare il lievito di prima, e preparare dei panini.
Ma come farcirli? A questo ci ha pensato naturalmente Giulia Secreti, partendo dall’idea di utilizzare del seitan aromatico home made e aggiungendo patate mpacchiuse, asparagi selvatici, cicoria selvatica, EVO amaro e piccante intenso del Frantoio Gagliardi, chips di rapa rossa, caciocavallo fondente, funghi porcini, tahin e salsa di soia.

Drake Maltonauta

Ma cosa berci? In abbinamento ho voluto continuare a giocare in casa, con la mia nuova creatura, la Drake, una Extra Special Bitter di Maltonauta. Birra che avendo imbottiagliato da poco è quella più presente nel mio frigo :-).
Ambrata, con odori nocciolati e leggera speziatura, in bocca equilibrata con un corpo medio e un buon finale che ha retto benissimo il panino.

E ora, considerando ancora il molto tempo da poterci dedicare…
Ritorniamo a progettare.

TRIP IN BARRIQUE
Aperitivo e Cena degustazione a Marina Yacht Club Tropea

Domenica 4 agosto
presso Marina Yacht Club Tropea
in collaborazione con Do di Malto

Degustazione delle birre TRIP IN BARRIQUE
Progetto, nato dalla collaborazione tra De Alchemia e Maltonauta, che vede la nascita di una barricaia nel comune di Saracena (CS), la prima in Calabria, per la produzione di birre maturate in botte.

ore 19:00APERITIVO
Durante la degustazione di birre artigianali calabresi e finger food, Giuseppe Salvatore Grosso Ciponte presenterà il progetto TRIP IN BARRIQUE.
Degustatore e relatore di birra, Giuseppe, è co-fondatore (insieme a Giulia Secreti) del sito dodimalto.it, responsabile regionale di WhiskyClubItalia, fra i collaboratori della Guida alle Birre d’Italia 2019 di SlowFood, birraio di Maltonauta.
costo € 15.00

ore 21:00 – CENA DEGUSTAZIONE
gli chef Alessio Argento e Domenico Melluso propongono
– Amuse bouche
in abbinamento Bitta (Maltonauta)
Tartare di podolica e tartufo estivo del Pollino
in abbinamento Estasi (De Alchemia)
Tortello ricotta del poro e nduja ai tre pomodori
in abbinamento Birra Savuco (Maltonauta/Vini Serracavallo)
Asado
in abbinamento Anime Barrique Sour (De Alchemia)
Piccola pasticceria
in abbinamento Fruttatinni (Maltonauta)
Costo: € 40.00

Per info/prenotazione: 328.715.4866 (Marcella)

Do di Malto Beer Festival 2019

“Do di Malto Beer Festival”
Il primo grande evento dedicato alla birra artigianale a Belvedere Marittimo, sabato 22 giugno 2019 dalle ore 12:00

Le passioni alimentano buone idee!
Per Giuseppe Salvatore Grosso Ciponte, degustatore e relatore di birra, co-fondatore (insieme a Giulia Secreti) del sito  dodimalto.it , responsabile in Calabria per WhiskyClubItalia, fra i collaboratori della Guida alle birre d’Italia 2019 di SlowFood, l’idea della prima edizione del “Do di Malto Beer Festival” ha origine proprio dalla sua passione per la birra.
E allora perché non provarci! Il primo grande evento dedicato alla birra artigianale si terrà sulla costa tirrenica cosentina, nella location della Vecchia Fattoria di Belvedere Marittimo, sabato 22 giugno 2019. Ma per far sì che le grandi passioni alimentino buone idee è importante la condivisione. Nel progetto Giuseppe ha voluto con sé Marco Longo, suo socio nella beer firm Maltonauta, e Davide Rosselli, che si occuperà degli aspetti burocratici e legali del festival.

L’evento, che si svolgerà in un’unica giornata, dalle ore 12, è stato pensato per tutti coloro che apprezzano
la birra e vogliono trascorrere una giornata all’insegna del buon bere made in Calabria.
Quattro le area tematiche del festival:
Birra: saranno presenti alcuni produttori calabresi, per far conoscere un movimento che sta facendo sentire la sua voce. Sono stati invitati per questa prima edizione: De Alchemia, Maltonauta  e Limen.
Laboratori: Si potranno seguire laboratori tematici sulla birra, il cibo, l’abbinamento cibo-birra e la cultura birraria. Già definiti i laboratori di Giulia Secreti sulle paste tradizionali calabresi, di Gianfranco Cacciola su Cocktail&Beer, dell’Ass. Cult. Beerstream sull’homebrewing e un laboratorio sulle birre maturate in botti.
Cibo: un’offerta di cibo di qualità, calabrese e non solo.
Musica: musica dal vivo sul palco del Do di Malto Beer Festival.

«L’idea mi accompagna da prima che diventassi produttore. Il modo migliore per divulgare la cultura birraria artigianale sono i festival. Ne seguo molti in giro per l’Italia – racconta Giuseppe – e mi è sempre
piaciuta l’atmosfera che si respira: curiosità, allegria, scambio di opinioni tra chi beve e chi la produce e tra chi la produce e la propone nei locali. È un momento di formazione, grazie ai laboratori che spesso accompagnano questi eventi. Do di Malto Beer Festival vuole portare tutto questo in Calabria e non potevamo non partire da un territorio che noi, gli organizzatori, conosciamo bene: l’alto tirreno cosentino».

Per info: beerfestival.dodimalto.it – dodimalto.bf@gmail.com

BeerCalabria 2019

Spunti di riflessione sulla Calabria birraria

Il 3 Aprile sono stati proclamati i vincitori di BeerCalabria 2019, la prima edizione del concorso regionale calabrese dedicato alle birre artigianali. 

Al concorso ho partecipato anche io con la beer firm Maltonauta, e questo articolo prende spunto dall’evento per alcune riflessioni.

Organizzato da Francesco Donato. Del mondo birrario calabrese, fra i più conosciuti a livello nazionale. Giurato di Birra dell’Anno, uno dei tre soci, a Reggio Calabria, di Malto Gradimento e Lievito, è ora relatore per la lezione della birra per AIS e non disdegna il vino, seguendo al momento il corso ONAV.
Un appassionato non certo della prima ora, ha sempre fatto arrivare nella sua città birre di grandi produttori. Luigi D’Amelio, il birraio di Extraomnes, e Jurij Ferri, di Almond ’22, sono di casa da lui.
Infine Lievito ha da poco aperto una Academy con la quale organizzano corsi di degustazione e laboratori. A marchio Lievito vengono spillate inoltre birre prodotte da Birranova, Almond ’22 e Rurale.

Continue “BeerCalabria 2019”

Sua Maestà la Pitta Mpigliata

C’era una volta un dolce tipico, e tutt’ora unico c’è. Una meraviglia per gli occhi e per il palato. Una maestà, per banchetti nuziali e tavole preziosamente apparecchiate, il cui luogo d’origine è San Giovanni in Fiore. Non esiste una mezza misura: “o piace o non piace”, ne ho sentito con fermezza dire, e di fatto è così, ma sono certa che la versione originale-tradizionale di casa mia piace, eccome se piace!

Pitta MpigliataLaborioso, paziente e attento rituale, nato per le festività della Pasqua, divenne simbolo di quelle del Natale, e suggello di antichi matrimoni.  Menzionato nei contratti di nozze, come dote della sposa, da offrire in quantità stabilite agli ospiti a fine pranzo nuziale. Una sfoglia sottile, questa l’intraprendenza, per un ricco ripieno di frutta secca: noci e mandorle in egual misura tagliuzzate, impreziosita da miele, uvetta e scorza d’arancia, profumata con liquori da credenza, poi zucchero, intingoli e spezie varie, a ricordare approdi di navi e di Magna Grecia insediamenti.

Questa la storia: la suocera di mia madre, maestra di scuola elementare, era restia a insegnarle la “pizza mpigliata”, perché gelosa della ricetta e del suo confezionamento. Un giorno mia nonna paterna se ne andò anticipatamente senza preavviso per un malore improvviso, e di quella ricetta non se ne seppe più niente. Negli anni a seguire la mia prozia, maestra anche lei, continuò a preparare in segretezza questo dolce tradizionale. Una anno, mia madre ne fece assaggiare una sottobanco a parenti e amici commensali, a fine pranzo del giorno di Natale. Tra un giro e l’altro della spirale, di mano in mano spezzettata, e molto apprezzata, la pitta arrivò anche nel piatto della prozia che, abbassando gli occhiali lanciò un paio di acute occhiate e pronunziò “ma chi ha fatto questa pizza mpigliata?”. Ora, bisogna essere di San Giovanni in Fiore o di Santa Severina per averne impresso il tono e l’intonazione, e benché mia mamma non sia né dell’uno né dell’altro paese, ironicamente lo imita alla perfezione.

Questo il fatto: nonostante fosse chiamata ogni anno dalle due donne per aiutare, era  volontariamente estromessa dalle arcaiche misture e movimenti, da una danza del volgerle le spalle ad ogni segreto ingrediente. Ma lei furba e a insaputa delle perpetue sorelle, una di quelle volte annotò su un foglietto, con andirivieni dalla stanza accanto, ciò che sbirciava, captava e teneva a mente, e così in quel riparo immortalò quei gesti e quei dosaggi occultati. Da quella notte dei tempi, e da mezzo secolo in qua, per il buon augurio del Natale, a occhio, a manate, a dita e bicchieri, mia mamma ammassa, stende, sparge, arrotola, merletta, cuoce e adorna con maestria quella rubata e unica dose della Pitta ‘Mpigliata.

Così, per la vigilia del Natale, del Capodanno e dell’Epifania, finanche per il Ferragosto ben custodita, è il dolce più prezioso di casa mia; e benché ora io ne sia la depositaria, ché anno dopo anno insieme a lei, osservandola, sotto la sua guida faccio: ho facoltà sì “da preparari, ma nun di va potiri mparari, pecchì sulu a figliama, a notte i Natali a puozzu tramandari”.

Corso di degustazione di birra a Catanzaro

CORSO DI DEGUSTAZIONE DI BIRRA
firmato Do di Malto a CATANZARO
relatore: Giuseppe Salvatore Grosso Ciponte.

– date –
07/14/28 marzo 2019 – ore 18:00

– location –
Pecco

– info e prenotazioni –
320.89.07.707 (PECCO)

– descrizione –
Saranno degustate, durante i tre incontri, una selezione di 10 birre artigianali provenienti dai paesi più rappresentativi della scena craft, oltre una selezione di birre calabresi.

Durante il corso si parlerà di storia, materie prime, processo produttivo, stili, servizio, tecnica di degustazione, abbinamento cibo-birra.

Alla fine del corso sarà consegnato un attestato di partecipazione.

Evento inserito nella Settimana della Birra Artigianale di Cronache di Birra

 

Corso di degustazione di birra a Cosenza

Si terrà presso Nu Sushi – Locanda Giapponese, in via Vittorio Veneto 68 a Cosenza, il corso di degustazione di birra di Do di Malto, tenuto da Giuseppe Salvatore Grosso Ciponte, degustatore, relatore birra e birraio della beerfirm Maltonauta.

3 lezione, 10 birre artigianali in degustazione e cena didattica finale a base di piatti giapponesi preparati dalla chef Aiko Otomo.

Prima lezione 
Storia, materie prime e processo di produzione
Seconda lezione
Stili e tecniche di degustazione
Terza lezione – Evento inserito nella Settimana della Birra Artigianale
Abbinamento cibo-birra
Cena didattica

Ecco il menu che Aiko ha pensato per la serata conclusiva, da abbinare ad una selezione di birre artigianali.

MENU CENA DIDATTICA
– Salmone aburi marinato al limone e salsa di soia
– Cavoletti di Bruxelles e carciofi in tempura
– Pinzimonio con crema ai semi di sesamo
– Mini Chashu Don: fette di maiale brasato con salsa di miso agrodolce
– Dorayaki al cioccolato

Per informazioni e prenotazioni contattare Giuseppe, anche tramite whatsapp, al numero 339.39.77.789

 

Clan Calabria di Whisky Club Italia in Tour 2018

Tutto ha inizio da un’unica data, programmata molto tempo prima, per ottobre 2018. Poi, invece, Claudio Riva mi comunica che avrebbe potuto dedicare ben quattro giorni alla Calabria. Non mi sono fatto sfuggire l’occasione di avere una delle persone in Italia più qualificate a parlare di Whisky e per tutto questo tempo. Ho organizzato così un tour memorabile: un pellegrinaggio spiritoso che ha coperto quanta più terra calabra. Continue “Clan Calabria di Whisky Club Italia in Tour 2018”